Decenni di ricerca scientifica hanno dimostrato che uno stile di vita fisicamente attivo ha un ruolo protettivo contro l’insorgenza di alcuni tipi di cancro. Scopri, in questo articolo, l’importanza dello sport nella prevenzione dei tumori.
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IL POTERE DELLO SPORT
Nonostante tutto la sedentarietà rimane un problema mondiale molto rilevante, soprattutto in paesi come l’Europa e il Nord America. Infatti, in seguito ai progressi tecnologici degli ultimi anni, la quantità di tempo trascorso seduti è aumentata significativamente. E’ stato stimato che più della metà del tempo non lavorativo di un individuo viene speso davanti ad uno schermo. Sfortunatamente, con l’incremento dell’inattività fisica anche il rischio di sviluppare numerose patologie è in crescita. La cosiddetta “sindrome della morte sedentaria” è il principale fattore di rischio in tutto il mondo di milioni di morti premature ogni anno.
Pertanto, a meno che non vi sia un’inversione di questo stile di vita, l’incidenza di molte malattie aumenterà riducendo le aspettative di vita. Purtroppo, nonostante questo problema sia un’evidenza scientifica, si tende ancora a sottovalutare il ruolo di protezione e prevenzione dell’attività fisica.
Si pensi che nel 2018 quasi la metà degli adulti statunitensi non ha raggiunto la quantità di esercizio fisico raccomandata per una buona salute. Nello stesso anno in Italia, più del 34% della popolazione era fisicamente inattiva. Questi dati purtroppo in seguito alla pandemia da COVID-19 sono peggiorati. Infatti, a causa della prolungata permanenza in casa durante l’emergenza sanitaria, la sedentarietà è aumentata notevolmente tra le persone di tutte le età. Questa tendenza all’inattività, soprattutto in Italia, è indice di una cultura che non ha ancora realmente compreso il potere dell’attività fisica. Il ruolo dell’attività fisica nella prevenzione dei tumori e di molte altre patologie cronico-degenerative è cruciale, come ho avuto modo di illustrare sul mio articolo “Prevenzione e gestione dei tumori: il ruolo dell’attività fisica“.
QUAL'E’ IL RUOLO DELL’ATTIVITA’ FISICA?
Secondo gli scienziati l’esercizio fisico andrebbe prescritto esattamente come un farmaco, poiché è un valido ed efficace mezzo che può permetterci di vivere più a lungo. Infatti, oltre a prevenire molte patologie, può anche diminuire la probabilità che in un soggetto geneticamente predisposto ad una malattia, essa si manifesti. Il potere dell’esercizio fisico nella prevenzione delle malattie oncologiche deriva dall’azione positiva che esso ha sui meccanismi fisiologici dell’organismo. Essere soggetti attivi significa mantenere e migliorare le funzioni metaboliche, antinfiammatorie, ormonali e immunitarie del nostro corpo. Questo corretto funzionamento dei meccanismi che compongono l’organismo si traduce in una ridotta probabilità di ammalarsi e in una migliore condizione di vita.
IN CHE MODO L’ATTIVITA’ FISICA PUO’ PREVENIRE IL CANCRO?
I meccanismi biologici che spiegano come attraverso l’esercizio fisico si possa prevenire il cancro includono cambiamenti a livello ormonale, metabolico e immunitario. L’attività fisica è responsabile di molti di questi cambiamenti che influiscono sulla fisiologia del nostro organismo. Uno dei maggiori contributi dell’esercizio fisico nel mantenimento di una sana condizione di salute è il controllo del peso corporeo. Attraverso il movimento infatti, è possibile diminuire l’accumulo di grasso che è uno dei principali responsabili di patologie cronico-degenerative come i tumori. Un accumulo di grasso corporeo può causare obesità, e sovrappeso esponendo l’organismo ad una condizione ormonale e metabolica pro-infiammatoria che incrementa il rischio di cancro. Si stima che il numero di casi di cancro causati dall’obesità sia del 20% con un aumento del rischio influenzato da dieta, grasso corporeo e attività fisica.
A livello immunitario, l’esercizio promuove il ricircolo delle cellule e media uno stato antinfiammatorio e antiossidante attraverso meccanismi che contrastano lo sviluppo di molte patologie. Ad esempio, l’esercizio può diminuire le influenze infiammatorie che supportano la crescita di cellule cancerogene. Questi effetti sono moltiplicati quando la quantità di massa grassa nel corpo è ridotta. Pertanto, essendo ormai dimostrato che grazie al movimento è possibile gestire il peso corporeo, prevenendo tante patologie… Perché non praticarlo?
LINEE GUIDA: PREVENIRE 13 TIPI DI TUMORI CON L’ATTIVITA’ FISICA
Al contrario di quanto si possa pensare, praticare un po’ di esercizio fisico non è poi così difficile! Secondo l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (AIOM) 30 minuti di esercizio quotidiano per cinque giorni a settimana sono sufficienti a diminuire il rischio di cancro.
Recentemente l’American Cancer Society (ACS) ha affermato che per prevenire il cancro bisognerebbe praticare dai 150 ai 300 minuti di attività fisica moderata a settimana. Con questa dichiarazione gli scienziati americani raddoppiano la quantità di esercizio fisico consigliata conferendo al movimento un ruolo determinante nella prevenzione oncologica. Questi numeri potrebbero spaventare, ma in realtà per soddisfare il quantitativo di esercizio quotidiano necessario, basta iniziare applicando qualche modifica alle attività di tutti i giorni.
Ad esempio evitare di prendere la macchina per brevi tratte di strada, fare una passeggiata al parco durante il tempo libero anziché guardare la televisione. Queste piccole accortezze possono fare la differenza per la nostra salute e una volta divenute abitudini non potremmo più farne a meno!
Uno studio effettuato dall’Istituto Nazionale per il Cancro negli USA ha messo in relazione il grado di attività fisica con l’incidenza di diversi tipi di tumore in un campione di 1,4 milioni di persone provenienti da 26 paesi diversi per un periodo lungo 11 anni. Al termine dello studio è stato dimostrato che le persone fisicamente attive avevano una probabilità significativamente inferiore di sviluppare ben 13 tipi di tumore rispetto ai soggetti sedentari, con un rischio ridotto di quasi il 20% per alcuni tipi di cancro. Nello specifico, il rischio era ridotto per il cancro al seno, fegato, colon, rene, polmone, stomaco, endometrio, esofago, vescica, retto, midollo, testa e sangue.
PREVENIRE LE RECIDIVE CON L’ATTIVITA’ FISICA
L’attività fisica non solo è in grado di prevenire i tumori ma è anche capace di fornire benefici per la salute dopo una diagnosi di cancro. La partecipazione all’attività fisica è emersa come una potente modalità riabilitativa per i sopravvissuti al cancro negli ultimi 20 anni.
Molti studi preclinici mostrano sostanziali riduzioni della crescita del tumore in risposta all’esercizio fisico comprese tra il 31% e il 67%. L’attività fisica infatti, sfida l’omeostasi dell’organismo riducendo la proliferazione cellulare, attivando i geni oncosoppressori e stimolando l’apoptosi, ovvero la morte cellulare programmata nel tessuto tumorale. Se somministrato contemporaneamente alla chemioterapia l’esercizio fisico è in grado di ritardare la crescita del tumore. Pertanto, agendo in sinergia con la somministrazione dei farmaci antitumorali può aumentare l’efficacia del trattamento.
LINEE GUIDA PER PAZIENTI ONCOLOGICI
Le raccomandazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità(OMS) prevedono che i pazienti oncologici svolgano almeno 150 minuti di attività aerobica ad intensità moderata a settimana. In alternativa, ma si predilige la prima opzione, è possibile svolgere 75 minuti di attività aerobica ad intensità vigorosa. Inoltre, l’OMS raccomanda di eseguire almeno due volte a settimana un’attività di tipo anaerobico per migliorare la forza e la resistenza muscolare.
Le linee guida raccomandano attività fisica preferibilmente di intensità moderata, precisando però che parametri come l’intensità, il tipo, il volume e la durata dell’esercizio vanno personalizzati. Tali parametri infatti, vanno scelti tenendo conto dell’età anagrafica del paziente, della sua storia clinica e delle condizioni di salute. Inoltre, secondo l’OMS i quantitativi minimi di esercizio possono essere raggiunti anche frazionando l’allenamento in brevi sedute di 10 minuti intervallate durante la giornata.
PROGRAMMA DI ESERCIZIO FISICO PER PAZIENTI ONCOLOGICI
Un programma di esercizio fisico per pazienti oncologici ovvero, un protocollo di Attività fisica Adattata in Oncologia (AFAO) deve essere strutturato, individuale e specifico.
Un programma di AFAO deve essere seguito da un professionista in Scienze Motorie su indicazioni del medico oncologo e va strutturato tenendo conto di alcune variabili. E’ fondamentale considerare il tipo di tumore, la storia clinica del paziente, la condizione di salute e le sue necessità e preferenze.
Ogni programma di allenamento deve contenere una parte di allenamento aerobico e una anaerobica e una sezione interamente dedicata allo stretching muscolare. Inoltre, in aggiunta ad un programma AFAO il paziente può praticare sport sia in acqua che sulla terraferma, a patto che sia adattato alle singole esigenze.
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